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PESARO |
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VITALI
LE RISORSE ECONOMICHE PER L'AUTONOMIA DEI CONSERVATORI
di Giorgio Girelli
Il
concerto che tradizionalmente il Conservatorio "Rossini"
offre in occasione del Natale alla Città di Pesaro si
caratterizza quest'anno, oltre che per il qualificato
programma, anche per la cerimonia di consegna delle
borse di studio ai migliori diplomati offerte dalla
Associazione ex Consiglieri della Regione Marche. La
iniziativa della Associazione, dopo i raccordi attivati
dal Conservatorio, è particolarmente lodevole. Ma l'evento
evoca anche altre considerazioni legate alla capacità
appunto del Conservatorio stesso di collegarsi con realtà
esterne, alla sua capacità di affrontare il "nuovo vivere"
che esso è chiamato ad intraprendere dopo la riforma
introdotta dalla legge n. 508 del 1999 e la conseguente
acquisizione di autonomia. Sono da diverso tempo autonome
le Università. Ma da diverso tempo i loro bilanci peggiorano.
Obiettano i rettori - dimessisi per protesta - che in
altre sedi vengono negoziati gli incrementi di stipendi
dei dipendenti mentre gli oneri vengono caricati sui
bilanci delle università, alimentati da versamenti statali
statici o in diminuzione. Per quest'aspetto non hanno
torto. Ma il guaio non è solo qui. Occorrerebbe accrescere
la capacità di attingere all'esterno apporti aggiuntivi
a quelli corrisposti dallo Stato. E i giornali riferiscono
di convegni (a Pomezia) dove le pubbliche amministrazioni
vengono convocate "per imparare a reperire risorse finanziarie".
All'università di Berkeley i progetti di ricerca sono
finanziati metà da dollari pubblici, metà dalle imprese.
Sono autonomi gli enti lirici. Ma tutti strillano perché
non hanno fondi. E anche quando arriva lo sponsor non
è detto che ogni cosa fili liscia. Basta vedere quanto
è accaduto a Napoli per la prima del "Don Giovanni".
La Fondazione del Teatro S. Carlo ha ritirato dalla
distribuzione al pubblico il depliant di uno sponsor
perché definito "indecoroso". Peraltro anche con strascico
di polemiche interne. La strada dell'autonomia è stata
opportunamente intrapresa perché ciascuno responsabilmente
si autogestisca. La vitalità e la creatività di un organismo
hanno tutto da guadagnare se questo cessa di essere
eterodiretto. Ma contestualmente viene lasciata "autonomia"
anche…nel reperimento delle risorse. E questo è difficile
un po' ovunque. Difficilissimo in Italia, dove la disponibilità
ad atti liberali è molto contenuta. L'apertura al "privato"
prevista dagli assetti normativi di enti lirici e di
università ha avuto risultati sconsolanti. E autonomia
rischia di far rima con agonia. Come attesta quanto
sopra è stato riferito. Il Ministro della istruzione
e università ha organizzato seminari di approfondimento
sul profilo educativo e culturale dello studente alla
fine del secondo ciclo ed attivato gruppi di lavoro
sui licei tra cui quello musicale e coreutico. Queste
opportune riflessioni dovrebbero estendersi anche agli
Istituti superiori di terzo livello (Conservatori ed
Accademie) della istruzione artistica e musicale. Per
tutti però è essenziale che l'autonomia non sia abbandonata
a se stessa. Se è giunto il momento del "darsi da fare"
ed è finito quello del "tutto dall'alto", occorre anche
creare consapevolezza della nuova situazione e programmare
la preparazione e l'impiego di energie idonee e competenti
che sappiano far fronte all'esigenza di risorse che
integrino il contributo dello Stato. Senza risorse,
cultura e conoscenza restano al palo. Con effetti disastrosi
anche per la stessa economia. E' stato scritto che "nell'attuale
società la questione del capitale umano è estremamente
più complessa (che nel passato), perché la nuova base
della ricchezza è la conoscenza". L'uomo più ricco del
mondo, Bill Gates - ci ricorda l'economista Thurow -
non possiede niente di tangibile, né terre, né petrolio,
né fabbriche…. Per la prima volta nella storia, l'uomo
più ricco del mondo possiede solo conoscenza. Angelo
Massedaglia, figura poliedrica di studioso, economista
e uomo politico, in una sua relazione parlamentare sul
bilancio dello Stato, già sosteneva: "Nulla al certo,
tranne i grandi princìpi morali su cui si regge la società,
può compararsi per importanza agli interessi dell'istruzione".
Era il 1874.
Giorgio
Girelli Presidente Conservatorio di Musica "G. Rossini"
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E' giunta alla 7a edizione la celebrazione "musicale"
di solennità dell'anno liturgico da parte del Conservatorio
Statale di Musica G. Rossini. In collaborazione con l'Arcidiocesi
di Pesaro e con il Centro iniziative culturali S. Giovanni
Battista viene infatti celebrata, presso la Chiesa monumentale
di via Passeri, il 29 giugno 2002 la "Messa solenne in
onore dei Santi apostoli Pietro e Paolo". La animazione
musicale ha previsto esecuzioni di Bach: Prélude in Re
minore, BWV 539 (ingresso) e Corale, "Liebster Jesu, wir
sind hier BWV" 730 (offertorio); di Franck: cantabile
(comunione); nonché di Karg-Elert: Marcia trionfale su
"Nun danket alle Gott" op. 65 n. 59. All'organo ha suonato
Lorenzo Gamboni della scuola del prof. Andrea Freddini,
ordinario al Conservatorio Rossini. L'attenzione verso
la musica sacra - ha precisato Giorgio Girelli, presidente
del conservatorio - è uno dei tratti caratterizzanti dell'attività
didattica ed artistica dell'istituto. Nel quadro del calendario
liturgico da tempo associamo la nostra collaborazione
musicale ad eventi particolarmente solenni, grazie all'impegno
che docenti ed allievi svolgono con passione e competenza".
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UNA SERATA SULLA STORIA DEL JAZZ
AL ROTARY CLUB "PESARO-ROSSINI"
Il
Rotary Club "Pesaro-Rossini" ha ospitato Catervo Cangiotti,
noto industriale ed esperto navigatore amante del mare,
ed anche - ma non tutti questo lo sanno - profondo conoscitore
del jazz. Cangiotti ha intrattenuto l'assemblea dei
rotariani, di cui sono stati ospiti professionisti ed
amici giunti anche da altre città delle Marche, appunto
sugli aspetti di questo genere musicale ed i suoi rapporti
con l'arte moderna. Dopo che il presidente del Club
Giorgio Girelli aveva citato numerosi eventi locali
ed internazionali a testimonianza della vitalità del
jazz, l'ing. Cangiotti ha svolto una dotta lezione con
stimolanti riflessioni sulla condizione dell'uomo di
oggi. L'oratore ha spiegato le ragioni storiche, musicali
e sociali per le quali il jazz è oggi universale e rappresentativo
dell'intera storia dell'uomo del novecento, con il suo
potente linguaggio di sintesi tra preordinazione formale
ed estemporaneità. Ha poi concluso ricordando come i
segni e i colori della pittura del novecento interpretano
le inquietudini dell'uomo di questo secolo esattamente
come tale stato spirituale viene interpretato dalle
complesse organizzazioni sonore della musica jazz. All'incontro
sono intervenuti anche il past governor del distretto
2090 Mario Giannola, che ha preso parte al dibattito,
il past president del Club Rotary Pesaro Cesare Licini
nonché il presidente del Lions Club di Pesaro Giorgio
Andreani.
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Il
Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale
di Musica "G.Rossini", presieduto da Giorgio Girelli,
ha avuto un incontro con il Presidente della Associazione
ex Consiglieri della Regione Marche Giacomo Mombelli
nel quadro della collaborazione attivata dalla Associazione
medesima per offrire sostegno ai migliori diplomati
dell'Istituto.
Il
presidente Mombello ha avuto modo di ricordare i principali
obiettivi della Associazione che, oltre a temi di carattere
istituzionale, tende a rafforzare i legami con le componenti
più significative della società e della cultura. In
questo quadro, nell'ambito di un protocollo perfezionato
con la Università di Ancona, lo scorso anno sono stati
assegnati due premi alle migliori tesi di laurea della
facoltà di biologia marina. Accogliendo l'invito rivoltogli
dal Presidente Girelli, la Associazione - ha precisato
Mombello - si è quest'anno diretta verso il Conservatorio
di Pesaro, sul cui indiscusso prestigio è riconosciuto
da tutti gli ex consiglieri delle quattro provincie
marchigiane. Pertanto al fine di incoraggiare il Conservatorio
e valorizzare i suoi migliori giovani, la Associazione
ex Consiglieri ha deliberato la assegnazione di due
premi per i migliori diplomati. Il Direttore del Conservatorio,
Giannotti, si è dichiarato onorato per l'attenzione
riservata al Conservatorio, mentre il Presidente Girelli,
dopo avere anch'egli espresso sentimenti di gratitudine,
ha auspicato che i campi di collaborazione tra le due
istituzioni possano accrescersi.
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AL CONSERVATORIO "ROSSINI"
IL PROF. GIRELLI PRESENTA UN CONCERTO PER IL "GIORNO
DELLA MEMORIA"
"Dedichiamo
questo Concerto alle vittime dell'Olocausto perché il
ricordo e l'impegno di ciascuno di noi possa contribuire
ad evitare il ripetersi di simili efferatezze".
Questa
sobria e succinta presentazione del presidente Giorgio
Girelli ha preceduto il "Concerto per solisti ed orchestra"
proposto dal Conservatorio Statale di musica Rossini
nel "giorno della memoria". Nel nuovo anno, questa è
la prima manifestazione musicale del Conservatorio,
rientrante nella serie di esibizioni artistiche del
2002 coordinate dal direttore dell'istituto Marco Giannotti.
Alla serata hanno presenziato numerose Autorità. Anche
la risposta del pubblico, che ha gremito l'Auditorium,
è stata eccezionale. Il programma della serata ha visto
protagonista l'orchestra del Conservatorio, diretta
dal Maestro Manlio Benzi, molto apprezzata dal pubblico,
la quale ha eseguito anche la sinfonia n.5 op.67
di Ludvig van Beethoven. il concerto per flauto ed
orchestra di J. Ibert ha invece avuto come interprete
solista la simpatica Elena Giri, allieva della scuola
di flauto del professor Albino Mattei, mentre il concertino
per marimba ed orchestra op. 21 di P. Creston è
stato interpretato da Giacomo Sebastianelli, della scuola
di strumenti a percussione del professor Glauco Geminiani:
anche per Sebastianelli come per la Giri applausi vivissimi.
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