Gli
amori infelici: è su questo tema che si sviluppa il
progetto artistico della 29° edizione del Festival della
Valle d’Itria.
Tre
storie racchiuse in tre capolavori del melodramma europeo
raccontate attraverso le inquietudini, le gioie, le
pene d’amore, i rapimenti, le passioni e le infedeltà
dei protagonisti. Sedici gli spettacoli in cartellone
dal 24 luglio all’11 agosto 2003. Undici gli
appuntamenti previsti a Martina Franca e cinque in decentramento
in quattro città della Puglia: Molfetta, Bitonto, Ginosa
e Gallipoli. Tre i titoli delle opere per sette sere
di spettacolo: Proserpine di Giovanni Paisiello (24,
26 luglio), Werther di Jules Massenet (25, 27
e 29 luglio) e Siberia di Umberto Giordano (8,
10 agosto). Tre storie d’amore al centro delle tre
opere in cartellone tra passioni, infedeltà e inquietudine.
L’amore infelice di Proserpina rapita dal dio degli
abissi; l’inquietudine di Werther, il protagonista del
romanzo di Goethe, che agita le passioni di Charlotte,
divisa tra doveri e desideri; ed infine, l’infedeltà
di Stephana che punisce Vassili, deportato per amore
in Siberia. Un tema, questo dell’infelicità in amore,
che colpisce al cuore e che lega tutta la programmazione.
La serie dei concerti è aperta da un recital che, con
un programma di grande notorietà, riporta a Martina
Franca (30 luglio) una star della lirica internazionale:
Patrizia Ciofi, dieci anni dopo il suo debutto al Festival
della Valle d’Itria.
Particolare
l’omaggio che il Festival dedica ad Hugo Wolf, in occasione
del centenario della scomparsa, con lo Spanisches
Liederbuch (31 luglio, 2 agosto). Giacomo
Meyerbeer, dopo Les Huguenots dello scorso anno,
ritorna con il monodramma Gli amori di Teolinda
(1, 3, 5 agosto). Coerenti al tema anche i programmi
dei due concerti, vere rarità cameristiche.
La
29° edizione del Festival propone infine l’ascolto di
due composizioni di musica sacra di Saverio Mercadante:
Le sette ultime parole di Nostro Signore sulla Croce
ed il Requiem breve (7, 9, 11 agosto). Anche
questa edizione è in linea con il progetto culturale
del festival, laboratorio di idee, di formazione e di
valorizzazione dei musicisti europei vissuti tra l’Italia
e la Francia. Il manifesto del Festival è del regista
e scenografo Massimo Gasparon.
I
percorsi e le attività del Festival
Il
Festival della Valle d’Itria, nato nel 1975, propone
titoli inediti e programmi di raro ascolto.
Un’attività
quasi trentennale, alla quale per cinque volte è andato
l’ambito riconoscimento del Premio Abbiati dell’Associazione
nazionale dei critici musicali italiani.
Non
si contano, nella storia del Festival, le opere riscoperte
e rivelate, veri e propri capolavori dimenticati del
ricco patrimonio operistico italiano ed europeo, le
interpretazioni musicali rimaste celebri, le affermazioni
di giovani e straordinari interpreti.
Ricerca,
edizioni musicali
L’attività
di ricerca nel settore musicale, la realizzazione di
revisioni e di nuove edizioni di opere liriche e la
corretta prassi esecutiva costituiscono i punti di forza
di ogni progetto.
Sono
proprio le edizioni musicali uno dei più qualificati
risultati raggiunti in questi anni. Un’attività apprezzata
anche dalla Casa Musicale Sonzogno che ha stretto un
rapporto di collaborazione con il Centro Artistico Musicale
Paolo Grassi.
La
rigorosa, raffinata e lungimirante linea culturale tracciata
sin dai primi anni ha consentito la definitiva affermazione
di numerose produzioni operistiche di musicisti di scuola
napoletana, soprattutto pugliesi, e di compositori europei
vissuti tra l’Italia e la Francia.
Alta
formazione
Costante
è l’impegno che il Festival dedica alle attività di
formazione professionale dei giovani cantanti. L’Accademia
Paolo Grassi è stata costituita nel 1997 a Martina
Franca dal Centro Artistico Musicale Paolo Grassi per
offrire ai giovani talenti occasioni di studio e di
formazione sulla tecnica e lo stile vocale. L’Accademia
si avvale della collaborazione del Piccolo Teatro di
Milano e dei Conservatori di Monopoli e di Lecce.
Educazione
musicale
Avvicinare
i giovani al mondo del teatro musicale è stato uno degli
impegni primari del Festival. Una attività di educazione
dei giovanissimi (dal canto, all’arte scenica, alla
scenografia, ai costumi) ormai istituzionalizzata e
inserita nei progetti pluriennali, promossi dal Ministero
per i Beni e le Attività Culturali e dall’Ente Teatrale
Italiano, realizzati negli ultimi tre anni insieme alla
compagnia Teatro C.R.E.S.T di Taranto.
Collaborazioni,
coproduzioni
Sempre
più intensa la collaborazione con teatri, università
(gli atenei pugliesi di Bari e di Lecce e l’Université
de Paris-Sorbonne) ed importanti centri di studio in
Italia ed all’estero per la coproduzione di opere liriche
e l’organizzazione di attività di studio e ricerca.
Discografia
Di
gran pregio, di altissima qualità, la produzione discografica
delle opere rappresentate, più volte premiata.
Biblioteca
Paolo Grassi
Oltre
seimila volumi costituiscono il fondo Paolo Grassi donato
al Centro Artistico Musicale Paolo Grassi da Nina Vinchi
Grassi. E’ il nucleo fondamentale della Biblioteca del
Festival, curata dalla Fondazione Paolo Grassi,
fonte di sviluppo e di ricerca per il mondo dello spettacolo.
Premi,
riconoscimenti
Numerosi
i riconoscimenti ottenuti sia per la qualità delle proposte
artistiche che del qualificato livello professionale
organizzativo raggiunto, tra i quali vanno ricordati:
i cinque prestigiosi premi Abbiati, assegnati
dalla critica musicale italiana, per due volte, alla
migliore iniziativa musicale dell’anno (nel 2000
e nel 1985, l’ Anno Europeo della Musica), alla migliore
interprete (Mariella Devia, 1985), alla migliore
regia (Guido Monticelli, 1998), ed ancora, alla
migliore interprete (Patrizia Ciofi, 1999) . Il
Festival ha ottenuto il riconoscimento della
Presidenza
del Consiglio dei Ministri come manifestazione d’interesse
internazionale e, nel 1994, ha ottenuto dalla Presidenza
della Repubblica la medaglia d’onore riservata ai Benemeriti
della Cultura e dell’Arte.
Membership
Dal
1998 il Festival della Valle d’Itria fa parte dell’European
Festivals Association di Ginevra.
E’
inoltre socio fondatore di ItaliaFestival - Agis,
l’organismo che rappresenta i maggiori festival italiani.
Per
maggiore informazione collegarsi al sito: http://www.festivaldellavalleditria.it
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