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E R O S I A N A 2 0 0 2
Traiettorie
sacre e profane intorno a Lorenzo Perosi Lunedì 28
ottobre, ore 21 Cattedrale di Tortona Lorenzo PEROSI
(Tortona, 21-XII-1872 Roma, 12-X-1956) 'Il Gran Sasso
d'Italia', cantata per soli (basso, tenore, contralto,
soprano), coro ed orchestra (1936) testo di Augusto
Antonio VICENTINI Composizione inedita, prima esecuzione
moderna 'La Risurrezione di Lazzaro', oratorio per
soli (basso, baritono, tenore, contralto, soprano),
coro ed orchestra (1898) Gianni PUDDU, tenore; Marco
CAMASTRA, baritono; Francesca GAVARINI, soprano; Annamaria
POPESCU, mezzo soprano; Emidio GUIDOTTI, basso Coro
'I POLIFONICI' di Genova, maestro del coro Fabio MACELLONI
Orchestra sinfonica 'Nuova cameristica' di Milano
Claudio BELLASI, violino di spalla maestro sostituto
Elisabetta SIRONI direttore Arturo SACCHETTI Lunedì
11 novembre, ore 21 Sala Polifunzionale (ex-Scuderie
Caserma Passalacqua), via Milazzo, Tortona Lorenzo
PEROSI Tema variato, per orchestra (1903) Adagio dal
III° Quartetto, trascrizione per orchestra (1931)
Largo, per corni ed archi Composizione inedita in
prima esecuzione assoluta Concerto n. 2 in mi minore
per violino ed orchestra (1916) (Mosso - Andantino,
piuttosto lento - Vivace) Suite n. 5 'Tortona', per
orchestra (1903) (Mosso - Andante - Presto) Francesco
CERRATO, violino Orchestra sinfonica 'Nuova Cameristica
di Milano' Claudio BELLASI, violino di spalla direttore
Arturo SACCHETTI Domenica 17 novembre, ore 21, Cattedrale
di Tortona Brani scelti da La Passione di Cristo La
Risurrezione di Cristo di Lorenzo Perosi Gruppo Corale-Orchestrale
'Beato Luigi Orione' di Tortona Corale 'San Giovanni'
di Sale, Corale 'Santa Cecilia' di Pieve del Cairo
All'organo Alessandro SONVICO direttori: Giuseppe
SCAPPINI, Daniela MENDITTO, Alberto ANGELERI
Note
a margine del programma
'PEROSIANA'
perviene all'ottavo anno di attività dopo avere inanellato,
dal 1995 al presente, una sequenza incredibile di
offerte perosiane. Gli inediti, e di conseguenza 'il
mai ascoltato', si riducono vieppiù ed il mosaico
conoscitivo acquisisce completezza e definizione.
È stata compiuta, in pochi anni, molta strada nell'intento
di diradare le nebbie della non conoscenza da un canto,
dall'altro di contribuire a svelare quella parte della
creatività rimasta nell'ombra, forse per volontà del
suo autore, creatività, invece, come si potrebbe ritenere,
significativa. Le varie edizioni hanno avuto nella
programmazione particolare attenzione per le composizioni
oratoriali, sicuramente di mirabile fascino e gradite
agli ascoltatori, ma, a lato, due aspetti non si possono
non considerare. L'uno positivo, l'altro lacunoso.
Il primo ha avuto nel recupero musicale puro, cameristico
e sinfonico, enormi meriti soprattutto per l'importanza
ed il peso del cimento compositivo, Perosi credeva
fermamente nella musica strumentale al punto di erigere
senza averne la piena coscienza, il monumento più
importante mai edificato da un compositore italiano
novecentesco al genere. Il secondo, quello della musica
sacra polifonico-vocale. è stato soltanto sfiorato
vuoi per oggettive difficoltà propositive (il pubblico
incontra difficoltà ad avvicinarsi alla polifonìa
vocale), vuoi per reali ostacoli esecutivi (le mirabili
trame corali richiedono cori altamente specializzati).
Rimane, comunque, la legittima soddisfazione di avere
costruito, attraverso le varie edizioni, un'immagine
ignorata dell'impegno creativo del Maestro, non esauritasi
nell'arco di un ascolto, bensì immortalata in incisioni
discografìche ed in registrazioni documentarie. Il
calendario 2002, ridotto quantitativamente, è incentrato
su una cantata di raro ascolto 'II Gran Sasso d'Italia',
per soli, coro ed orchestra che ha nel portato corale
la cifra musicale distintiva; mai più eseguita dal
1937 costituisce un'autentica scoperta. Di fresche
esecuzioni l'oratorio 'La Risurrezione di Lazzaro',
per soli, coro ed orchestra, emerso, probabilmente,
sulla scìa dei riscoperti interessi perosiani ed appartenente
al periodo d oro della stagione oratoriale. Su altra
dimensione si pone il concerto sinfonico che presenta
gemme della scrittura strumentale ed una primizia,
il 'Largo per corni ed archi', venuto alla luce imprevedibilmente
in giorni recenti. Completa l'offerta musicale la
ormai tradizionale 'Giornata perosiana' segnata dalla
presenza di corali amatoriali dedite al culto della
memoria per le immortali atmosfere vocali d'insieme,
sì amate da Perosi e donate alla Chiesa per una edificante
esaltazione dei riti. Il viaggio intomo alle 'traiettorie
sacre e profane di Lorenzo Perosi' prosegue veleggiando
fra l'apprezzamento di pulpiti autorevoli e le solite
diffidenze. Nulla di nuovo sotto al sole; la storia
si ripete noiosamente, spesso per disinformazione
e partito preso. Ma il Nostro è abituato a tutto ciò
e, come non pensarlo, sorride con saggezza. A noi
rimane la consolazione di avere operato per far luce,
per restituirgli quelle soddisfazioni che avrebbe,
in cuor suo, desiderato: ascoltare le composizioni
amate, sbocciate con sincerità dal cuore, curate con
amore, distillate con certosina pazienza, date alla
'Musica' per vocazione e per fede. E non è poco.
Arturo
Sacchetti